L’arte Incomprensibile (mia compresa) Spesso sento dire che l’arte moderna/contemporanea è incomprensibile o strana o ancor peggio. Il punto di vista del fruitore, se non è avvezzo a questo tipo di arte, è comprensibile. Vedere per esempio un orinatoio con o senza patina d’oro, come opera d’arte, fa rispondere anche lo stesso Sgarbi: “ fatevi l’arte contemporanea da voi a casa…” In fondo lo capisco, anch’io credo di fare arte contemporanea e in più partecipo a mostre e concorsi. In generale non sono malaccio, visto che qualche premio l’ho vinto. Il punto di vista personale si estende a quelle opere che hanno suscitato maggior riconoscimenti. E’ davvero strana o magnifica, un‘opera composta da tre palloncini bianchi? Eppure se il contesto è la leggerezza si può comprendere meglio l’opera. Talvolta dare un significato all’opera è fuorviante. Quello che oggi è richiesto all’artista è di creare un nuovo linguaggio, un qualcosa che in toto o in trasformazione, lo identifichi agli occhi degli altri. Anche qui gravitano 2 scuole : A) quella che ritiene che la continuità sia l’essenza del far arte e B) quella che individua artisti che nel tempo hanno cambiato linguaggio. Ci sono artisti che con il loro linguaggio immediato pressoché tutto emotivo, hanno una fiammata di notorietà, di cui però pochi la mantengono sul lungo periodo. Altri invece continuano con il loro personale punto di vista e vengono premiati in vecchiaia o persino dopo la morte. Io sono ancora impegnato alla ricerca di un mio fare arte, e quello che mi piacerebbe fare è sperimentare arte in vari campi quale la pittura, la scultura od altro. Poi ci sono le nuove arti virtuali in cui si vendono sequenze di bit rappresentate in schermi , NFT. Cosa scegliere, cosa fare. Forse prima o poi troverò un mio modo di esprimermi, ma quello che vorrei veramente è che piacesse a me oltre che a piacere agli altri. Anche in questo caso ci saranno artisti dell’uno e dell’altro tipo. Francesco Panerai