D&D Prima di tutto bisogna precisare cosa significa la sigla. Dungeons e Dragons, cioè sotterranei e draghi, è un gioco di società in scatola che ormai conta numerosissimi appassionati e duplicazioni. Oggi come oggi esistono anche giochi da 1 a molti (computer) e giochi in diretta fra computers, con 1 o 2 persone per terminale. I giochi si suddividono in Real, Dungeon e Fantasy. Quello che li accomuna è una storia che sia più o meno reale, che conduce i personaggi a lavorare insieme per un obbiettivo che può essere recuperare una pietra preziosa o svelare un complotto. I giochi che si avvicinano alla realta’ sono i real, quelli da strorie vere rielaborate sono i dungeon ed infine i fantasy sono totalmente inventati. I giocatori si dividono in 2 serie, che prevedono ognuna la lettura di un libro, i giocatori e un Dungeon Master. Il dungeon master è quello che segue la storia o se la inventa di sana pianta. Deve dirigere i giocatori e far apparire scenari diversi compresi anche altre persone o esseri, che nel gioco esistono solo nella mente del Master. Per prima cosa bisogna stabilire le caratteristiche dei giocatori, alcune libere : chi vuoi essere e alcune date dalla fortuna come: forza , destrezza, intelligenza ed altro (si tirano dei dadi). Il gioco inizia per un lungo camminio (il tempo reale e molto di più del tempo di gioco) dove si faranno soprattutto nuove conoscenze, si interagirerà con altri personaggi e si potranno fare anche micro avventure Dungeons. Finalmente si arriverà alla meta, ovvero a un cunicolo o una cava ecc… In altri giochi le cose avverranno dentro i castelli o fuori all’aria aperta. Ricordiamo che questi sono i giochi dungeon, nei real bisognerà per esempio salvare Kennedy, e/o nei fantasy fare attraversate in mondi diversi per aiutare o combattere creature completamente inventate. Ad ogni avvenimento del gioco si tirano dadi e si stabilisce il fine o meno del personaggio. Naturalmente il gioco non è cosi meccanico, ma il dungeon può variare la situazione a pro del giocatore con la “realtà” o la magia: chiamare un’ambulanza o aggiungere del vino della vita nell’acqua del morente.Il gioca continua in questo filone più o meno lungo (una storia può raggiungere anche settimane per venire finita) e deve essere messa in modo tale da intrigrare e incuriosire i giocatori. Francesco Panerai